Risorse, non contenuti
“Risorse, non contenuti” è ormai diventato il mio motto. Da anni lo ripeto, forse esagero anche, ma credo che sia la migliore via per crescere in modo organico e trovare realmente le persone in target.
Tra marketers improvvisati dopo aver fatto sole quattro ore di corso, e sedicenti Social Media Manager, ci sono una quantità incredibile di contenuti di poco valore. Purtroppo, alcuni professionisti credono che “donare” un lead magnet in cambio di un contatto di persone in target, offrendo un contenuto di di meno di venti pagine su argomenti trattati in modo superficiale possa portare al successo. Non è così, assolutamente.
I contenuti devono offrire un valore aggiunto, altrimenti la vostra comunicazione ha fallito in partenza.
Le persone capiscono bene che se doni un contenuto di scarso valore non hai molto da offrire. In questo caso, il detto: ” A caval donato, non si guarda in bocca.”- non vale. Per prima cosa: tu hai scambiato quel contenuto con i tuoi dati. Secondariamente: se leggi un ebook che sembra una presentazione ed ha soltanto 20 pagine (e 800 parole) di termini gettati a caso, non va bene. Rivedi la tua comunicazione e i tuoi piani.
Offri qualcosa prima di pretendere in cambio il successo tanto sperato.
Differenza tra risorse e contenuti
Vediamo insieme che cosa significa per me la differenza che passa tra un contenuto ed una risorsa.
Risorse: una scorta o una fornitura di denaro, materiali, personale e altri beni che possono essere utilizzati da una persona o un’organizzazione per funzionare efficacemente.
Una fonte di approvvigionamento o sostegno: un mezzo disponibile —di solito usato al plurale. b : una fonte naturale di ricchezza o reddito, spesso usata al plurale. c : una caratteristica o fenomeno naturale che migliora la qualità della vita umana.
Contenuti: nel mondo del marketing e social media, sono qualsiasi formato di informazioni, a volte anche solo intrattenimento, offerto all’utente.
un. I singoli elementi o argomenti trattati in una pubblicazione o in un documento: un sommario.
b. Il materiale, inclusi testo e immagini, che costituisce una pubblicazione o un documento.
un. La sostanza o il significato di un’opera scritta, soprattutto in contrasto con la sua forma.
b. Informazioni, come testo, video e audio, di solito in contrasto con il formato di presentazione: un produttore televisivo alla ricerca di contenuti più divertenti.
Qualcosa contenuto —di solito usato al plurale il contenuto del barattolo il contenuto del cassetto. b : gli argomenti o gli argomenti trattati in un sommario di lavoro scritto. c : la sostanza principale (come materiale scritto, illustrazioni o musica) offerta da un sito web
Gli articoli, i copy, i mini copi e tutti i contenuti in generale (mi riferisco anche a post, infografiche e e video), devono offrire qualcosa di valido, interessante e specifico.
Non devono assolutamente essere fatti in quantità industriale, devono essere curati e studiati bene.
Cerca i bisogni, le domande principali, i problemi del tuo target e aiutali realmente.
Purtroppo si leggono troppi contenuti che non danno risposte, anzi, fanno venire in mente ancora più domande in mente di prima di averli letti, I problemi vanno risolti, non generati, anche se mi rendo conto che potrebbe essere una strategia.
Il content writing come risorsa
La content writing è il processo di scrittura, modifica e pubblicazione di contenuti in formato digitale. Tali contenuti possono includere post di blog, script di video o podcast, ebook o white paper, comunicati stampa, descrizioni di categorie di prodotti, pagine di destinazione o testi di social media… e altro ancora.
Capisco bene che alcuni siti hanno come scopo finale quello di essere tra i primi risultati in SERP del motore di ricerca. I lettori se ne accorgono se i contenuti sono ottimizzati SEO, ma non offrono nessun valore in cambio.
Se dopo aver letto un articolo, non si ha molta voglia di leggerne altri, probabilmente è perché è scritto male, in modo complesso, poco scorrevole e con una sintassi errata. In un era in cui i video sono i leader, è bene rivedere la propria strategia di scrittura.
Differenza tra semplice e semplicistico
Non bisogna confondere il semplice con il semplicistico, sono due cose completamente differenti.
Con il termine semplice intendo un contenuto privo di complessità, con sfumature che vanno dalla facilità all’immediatezza elementare, dall’essenzialità alla naturalezza. Usa dei termini tecnici solo se è il campo del lettore, e se puoi inserisci delle definizioni. Non spingere il lettore a cercare o termini che hai usato nel tuo contenuto altrove o ad avere un dizionario a portata di mano.
Con semplicistico intendo che pecca di semplicità, che è incompleto. Non è bello offrire dei contenuti che non parlano in modo specifico ed esaustivo del proprio argomento.
Non confondiamo il semplice con il semplicistico che ha più a che fare con la fretta.
Scegli ciò che sai fare e meglio e aiuta chi puoi
La rete è piena di informazioni che a volte sono copia incolla si altri articoli e libri qua è la e altre volta anche fake news.
Se sai bene una determinata materia o puoi insegnare in modo dettagliato qualcosa, perchè non donarlo? I tuoi servizi dovranno essere sicuramente pagati, non dico di offrire tutto in modo gratuito, sto consigliando di aiutare le persone a capire di che pasta sei fatto veramente.
Non ha nulla a che vedere con l’egocentrismo, è di più un assaggio di ciò che i tuoi prodotti o servizi possono offrire. In che modo puoi migliorare l’esperienza dei tuoi utenti e potenziali clienti?
Non cercare le keyword per poi fare un copia ed incolla di informazioni, mettici del tuo, dona la tua esperienza e fai vedere tramite la tua risorsa come potrai veramente migliorare la vita alle persone.
Conclusioni finali
Ho sempre cercato di dare il massimo come insegnante negli anni, così come nell’ambito della riparazione dei Mac e dei Pc, se si può dare qualche consiglio in più che possa realmente essere utili e migliorare la vita alle persone, perchè non farlo.
Comprendo bene che si sono persone più portate rispetto ad altre a fare un ragionamento simile, non tutti gli imprenditori o i content creator e marketers sono eticamente responsabili di ciò che fanno.
Questa ultima parte non vuole assolutamente essere un autocelebrazione, ma soltanto un invito ad una riflessione perchè generare contenuti, a prescindere dallo scopo per il quale lo si fa, è sinonimo di responsabilità, non solo di libertà.
Spero di averti ispirato e di averti spinto ad avere il successo tanto meritato, sono certo che con la costanza verrai notato.