Facebook e Instagram chiuderanno in Europa: Falsi allarmismi?
Facebook e Instagram stanno per chiudere?
Da giorni ritrano notizie che riguardano una possibile chiusura di Facebook e Instagram in Europa.
Qual è il pericolo?
L’azienda Meta, fondata da Mark Zuckerberg, ha fatto sapere che sarà necessario agire in maniera decisiva sugli accordi inerenti ai dati e alla privacy. Ha dichiarato di volere introdurre regole ampiamente condivise al fine di proteggere i flussi di dati che intercorrono tra l’Europa e gli Stati Uniti. Il pericolo è quello di mettere a rischio i dati transcontinentali in poche parole è messa a rischio la loro raccolta e conservazione e dunque la possibilità di usufruire dei servizi offerti da Facebook e da Instagram all’interno dei paesi europei.
Quando si troverà un accordo?
Si spera di venire a un accordo entro il 2022 anche se al momento potrebbe anche essere raggiunto prima del Trade and Tech Council. Mark Zuckerberg ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di interrompere la disponibilità di Facebook e Instagram anche nei paesi che si trovano in Europa. Piuttosto si tratta di una decisione necessaria nel caso in cui si proceda la messa in sicurezza dei dati e dei loro trasferimenti verso gli Stati Uniti. L’obiettivo è quello di assicurare che i dati degli utenti siano protetti non solo per i parametri degli Stati Uniti, ma anche per quelli dell’Europa.
Il terrore dilaga nel Web
Ormai questi social fanno parte della vita di gran parte della popolazione italiana ed europea. L’ipotesi è già stata smentita semplicemente i giganti del web devono adattarsi alle regole europee perché non saranno di certo le regole europee ad adattarsi alle loro richieste.
Già in passato ci furono scontri
In passato con l’approvazione del GDPR il regolamento generale sulla protezione dei dati alcune aziende protestarono era comunque impensabile che rinunciassero al mercato e quindi si adeguarono. Zuckerberg si lamenta per il fatto di non poter trasferire i dati raccolti in Europa negli Stati Uniti perché manca la legislazione in materia.
Privacy Shield
La privacy Shield nel luglio 2020 è stata bocciata dalla Corte di giustizia della Ue, sottolineando il fatto che negli Stati Uniti dati non avrebbero potuto essere protetti a livello in cui sono protetti in Europa.
Serve un nuovo accordo tra UE e USA
Ora serve un nuovo accordo che non esiste ancora le trattative sono in corso i dati delle persone relative all’abitudine ai consumi vengono utilizzati per gli scopi più vari e condivisi con le aziende punto ogni nazione ha delle legislazioni differenti su quello che si può fare e non fare con essi punto le regole sono più stringenti in Europa che negli Stati Uniti e per questo motivo sono vietati trasferimenti dove Facebook come altre imprese hanno in molti dei dei server punto per sbloccare questa situazione ci vuole un nuovo accordo sono già in corso nel Consiglio UE- USA per il commercio la la tecnologia TTC si sta discutendo per i nuovi allineamenti le nuove normative sul commercio e le nuove tecnologie. Si parlerà anche di intelligenze artificiali e soprattutto del flusso transatlantico dei dati.
Non resta che aspettare
Non resta che attendere e vedere che cosa succederà nei mesi avvenire. Si spera nell’elaborazione di nuove regole più chiare e soprattutto condivise globalmente sono i numerosi influencer lavoratori e anche utenti più semplici che si avvalgono dagli dei servizi offerti dal gruppo Meta.