Cyberbullismo: cosa fare quando si è vittima

Cosa fare contro il cyberbullismo?

Come possiamo difenderci e come reagire quando si è vittima di cyberbullismo? 

Internet non dimentica, ricordatevi che è sempre tutto segnato, e anche quando di cancellano i messaggi rimangono tracci di essi sui Server. Per questo motivo il cyberbullismo non è uno scherzo ed è un fenomeno da non sottovalutare assolutamente. Pure quando riguarda i ragazzino più piccoli può diventare un grave crimine. In questo articolo di blog vi spieghiamo come difendervi e cosa è possibile fare quando si è vittima di cyberbullismo.

Ore 16.33, Post Ig «Faresti meglio a guardarti allo specchio. Perché sei un cesso»

Ore 18.13, e-mail: «Ho questa tua foto, se non fai come dico io la pubblico o la mando sui gruppi whatsApp…»

Ore 22.26, Facebook: «Eri bella ubriaca alla festa. Ho fatto un video, lo sai? …»

Si indica per scherzo e poi, specialmente se la vittima non si difende subito o non fa la voce grossa, si continua a molestare con leggerezza e in modo sempre più frequente la persona bullizzata.

Tutto inizia da uno scherzo apparentemente innocuo che può diventare una minaccia in tempi brevissimi e trasformarsi in stalking. Basti pensare che pere legge tre telefonate al giorno possono essere considerate Stalking.

La dinamica del gruppo e l’anonimato di alcuni utenti del web possono rapidamente degenerare in fenomeni di cyberbullismo dai risvolti tragici.

Che cos’è il cyberbullismo? Un breve ripasso*

“Qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica“. *È questa, secondo il comma 2 dell’articolo 1 della legge numero 71 del 29 maggio del 2017.

Abbiamo già visto in articoli che cosa s’intende con il termini cyberbullismo. Sono tutte quell’insieme di  le azioni volte a molestare, tormentare, calunniare o ridicolizzare altre persone attraverso i media digitali. Le vittime vengono mortificate, umiliate o molestate tramite testi, immagini o filmati in modo continuo.

Una particolarità del cyberbullismo è che Internet non si dimentica facilemente. Purtroppo,  una volta caricati i contenuti possono essere cancellati ma accade che raramente possono essere completamente rimossi da Internet perché si diffondono e diventano subito virali. Non si possono cancellare le foto e i video salvati  sui dispositivi delle persone, quindi diventa un fenomeno difficile da contrastare.

Questo fenomeno colpisce adulti, persone famose, riguarda anche il mondo del lavoro oltre che a colpire maggiormente i minorenni.

Come proteggersi dal cyberbullismo: si parte dall’educazione.

Ci sono alcuni consigli su come proteggersi dal fenomeno cyberbullismo in modo preventivo: Uno dei primi è quello di utilizzare delle password sicure e non rivelarle a nessuno.

Molto utile è anche cercare di proteggere la propria sfera privata senza  divulgare dati e informazioni sensibili.

Sui Social Media è bene accettare le richieste di amicizia di persone che si conoscono realmente e si hanno dei dubbi, è meglio evitare di accettare. 

Non postare foto o filmati imbarazzati, né le proprie, né quelle di altre persone. Nemmeno lo scherzo è contemplato, perché si possono ferire i sentimenti di qualcuno che non riderà per essere stato preso di mira e ridicolizzato. Poniti la domanda essenziale: piacerebbe se fosse rivolto a me?

Evitare di scambiare di testi e/o immagini sessualmente espliciti in rete, anche con le persone di cui ci si fida maggiormente. Non si sa mai che cosa passa nella testa degli altri.

Il cyberbullismo si combatte dall’educazione e i genitori e gli insegnanti non possono ignorare questo fenomeno e nemmeno sottovalutarlo. I genitori devono parlare apertamente con i propri figli sulle modalità di utilizzo dei nuovi media e devono metterli in guardia dagli eventuali pericoli nei quali possono incorrere.

Non tutti hanno il coraggio di aprirsi liberamente e denunciare gli abusi accaduti, perché a volte l’autostima bassa e i sensi di colpa lo impediscono. Le conseguenze a lungo termine sono gravissime.

Cosa fare se si è vittima di cyberbullismo?

Per prima cosa, anche se è molto difficile è bene riuscire a fornire delle prove, superando il senso di vergogna. Quindi mettere al sicuro tutto il materiale che si ha a disposizione: fare degli screenshot e salvare le immagini.

Secondariamente, dopo aver chiesto di non pubblicare più dei contenuti incriminati di cyberbullismo alle persone interessate, bisogna cancellare da soli tutti i contenuti possibili segnalandoli o farli cancellarle dai gestori della piattaforma.

Dopo aver fatto queste operazioni è bene bloccare e soprattutto  segnalare il molestatore nel Social Network corrispondente. Bisogna selezionare la voce -segnalazione di abuso. Alcuni Social come Instagram intervengono subito, ed altri come Facebook hanno dei tempi biblici.

Fondamentale è non nascondersi e denunciare a genitori, rivolgersi ad insegnanti, fratelli o sorelle maggiori o altre persone di fiducia adulte. Nei casi gravi presentare denuncia alla polizia, è bene far capire che non è legale quello che stanno facendo i molestatori, non bisogna lasciare perdere, nemmeno quando si tratta di minorenni.

 Se nonostante tutte le precauzioni, voi o le persone che vivono con voi in comunione domestica siete vittime di cyberbullismo, ci facciamo carico ad esempio delle spese per la cancellazione di contenuti indesiderati, offriamo protezione giuridica in caso di furto dell’identità o paghiamo le spese per una consulenza psicologica, se richiesta.

Desiderate altri chiarimenti? Siamo qui per voi. Perché la cautela è la migliore assicurazione. Anche in Internet.

 

Se la vittima non sei tu

Se non sei tu la vittima di cyberbullismo, ti posso consigliare di non ignorare quello che sta succedendo, perché chi ignora e complice. Oggi accade ad un tuo compagno o amico e domani più succedere anche a te. Ogni abuso va denunciato, quindi avvisa i tuoi genitori o chi di dovere, non restare indifferente. Per riuscire a contrastare alcuni fenomeni bisogna restare uniti. Purtroppo ogni anni ci sono casi anche di mortalità legati a questo fenomeno.

Un breve riassunto:

  • Rimozione dei contenuti ove possibile.
  • Avvisare gli adulti e gli amici.
  • Sporgere denuncia oppure di chiedere l’ammonimento al questore.
  • Prevenire con l’educazione.
  • Non restare indifferente se la vittima non sei tu.

b.pramaggiore

Docente e informatico da oltre vent'anni: Excel, Social Media Marketing. Specializzato in crescita organica gestisco i social e posso esserti di supporto con consulenze mirate allo sviluppo e crescita della tua azienda. Eseguo riparazioni PC, Mac e installazioni periferiche, offro assistenza da remoto e a domicilio. Creo siti Web e gestisco blog, amo la tecnologia, la natura e sono molto curioso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: