Cos’è un piano editoriale?
Cos’è un Piano Editoriale? Scopriamolo insieme in questo articolo di blog. Su YouTube troverai anche il Workshop di questo argomento.
Il Piano Editoriale è un documento di pianificazione dei contenuti in cui si definiscono strategie e azioni con cui intendiamo raggiungere degli obiettivi.
Puoi realizzare il Piano Editoriale come preferisci: cartaceo o digitale. Ci sono diversi strumenti disponibili, dipende da quello con cui ti trovi meglio. Il Piano Editoriale può essere mensile, trimestrale, semestrale o annuale ed è un lavoro che porta via molto tempo ma che te ne fa risparmiare molto altro.
A cosa serve?
Ti può aiutare a:
- Definire il tipo di comunicazione da adottare sui vari canali;
- Delineare una strategia per la scelta e la pubblicazione dei contenuti;
- Essere coerente con il calendario editoriale che realizzerai;
- Lavorare in maniera professionale senza impazzire o improvvisare;
- Avere sotto controllo gli obiettivi prefissati e sapere come raggiungerli.
PIANO EDITORIALE
Cosa contiene il Piano Editoriale?
- obiettivi del brand
- Brand Position
- Tone of Voice
- Frequenza di pubblicazione
- Periodi dell’anno importanti per eventi online e offline
Gli obiettivi devono essere:
- Chiari;
- Misurabili;
- Specifici;
- Comprensibili e condivisibili;
- Raggiungibili;
- Razionali, ma allo stesso tempo coraggiosi.
Esempi di obiettivi:
- Creare Awareness (conoscenza) del brand, prodotto o servizio;
- Creare una community solida in target;
- Portare gli utenti a visitare il sito e quindi ottenere tot visualizzazioni mensili;
- Ottenere tot collaborazioni con altri brand;
- Aumentare le vendite del 5% in un anno;
- Aumentare l’Engagement Rate del 10% in 6 mesi.
Il pubblico
Nel redigere il Piano Editoriale bisogna pensare anche al pubblico a cui ci rivolgiamo. Conoscere il nostro target ci aiuta a comprendere come, cosa e con quali mezzi comunicare. Puoi creare delle Buyer Personas ovvero delle figure inventate che rappresentano le diverse tipologie di utenti a cui ci rivolgiamo. Devono essere degli archetipi e sembrare reali.
Ecco alcune domande da porti per trovare il tuo pubblico:
- Quanti anni ha?
- È uomo, donna o entrambi?
- Dove vive?
- Quali sono i suoi interessi?
- Qual è il suo ruolo, lavoro, reddito annuo? Come preferisce essere contattato? (mail, posta, telefono)
- Quali sono i suoi bisogni?
- Quali sono le sue difficoltà?
- Come possiamo aiutarlo?
Il concept
Il concept è il messaggio che vogliamo comunicare, la promessa che intendiamo fare, le ragioni per cui le persone dovrebbero sceglierci. Insomma è la storia che vogliamo raccontare.
Deve essere indirizzato al pubblico giusto ed essere coerente con gli obiettivi prefissati per permetterti di raggiungerli.
I competitor
Molto importante è l’analisi dei competitor, ovvero i tuoi concorrenti, per comprendere le loro strategie, analizzare i loro punti di forza e di debolezza e capire cosa e come comunicano. Questo non significa che dovrai copiarli ma capire il loro valore e cercare di diversificarti offrendo qualcosa in più e andando a colmare le loro mancanze. Così sarai in gradi di ottenere nuovi spunti; capire cosa ti rende unico e comunicare in modo più efficace rispetto agli altri.
I contenuti
A questo punto dovrebbe essere piuttosto semplice capire quali contenuti realizzare per il tuo pubblico. Nel piano editoriale non può assolutamente mancare questa sezione. Pensa alla piramide dei contenuti e scegli quelli più adatti.
Quale deve essere il ruolo o scopo dei tuoi contenuti?
Informare e divertire;
- Insegnare;
- Educare;
- Coinvolgere;
- Entusiasmare;
Ti servirà definire anche la frequenza di pubblicazione:
- Quali contenuti vuoi pubblicare ogni giorno?
- Quali con cadenza settimanale?
- Quali mensilmente?
I Touch point
I touch point sono i mezzi attraverso i quali il brand entra in contatto con i clienti/utenti. La somma di tutti i “punti di contatto” determina la reputazione del brand, l’opinione sul prodotto o servizio e gli atteggiamenti del cliente nei confronti del brand.
È indispensabile, quindi, definire quali canali usare in base alle persone che vogliamo raggiungere, alle caratteristiche del nostro brand e ai contenuti che abbiamo scelto di condividere.
Ad ogni canale bisogna attribuire una funzione, ovvero il ruolo che svolgerà nella nostra comunicazione digitale. Esplicitiamo a chi intendiamo rivolgerci con quel canale e quale utilizzeremo. Infine, bisognerà inserire i contenuti che abbiamo selezionato e che siano pertinenti con quel canale.
Quali altri dettagli contiene?
Il Piano Editoriale conterrà anche il calendario editoriale, quello in cui andrai a dettagliare i contenuti. Innanzitutto, dopo aver scelto che tipo di contenuti pubblicare, che si dividono in:
informativi, divertenti, educativi, coinvolgenti, entusiasmanti, ispirazioni, motivazionali.
Dovrai scegliere la frequenza : una volta a settimana, due al mese, ecc.
Ora potrai finalmente creare un file in cui raccoglierai tutte le idee.
Nel mio calendario è inclusa una sezione di raccolta di idee, quindi ogni volta che ne ho una in mente l’appunto lì e decido per quale canale utilizzarla. Inoltre, è utile tener presenti tutte le ricorrenze, le festività e le giornate mondiali, così da avere sempre spunti per la creazione di contenuti.
All’interno del calendario editoriale, per ogni canale bisogna includere:
- Data di pubblicazione;
- Testo;
- Contenuti visuali (immagini/video);
- Mention/tag;
- Hashtag;
- Budget sponsorizzate, se sono previste.
Puoi realizzare il calendario annuale, mensile o settimanale in base a come sei più comodo. Non dimenticare di analizzare i dati per capire quali contenuti hanno funzionato e quali no, così potrai ottimizzarli o verificare se la tua strategia sta funzionando.
Perché è importante pianificare?
Creare in anticipo tutto quanto con un calendario editoriale, ti permetterà di renderlo tutto più semplice, correre di meno e non scordarti di nulla. Non restare impreparato. Rendono più facile pianificare i post in anticipo e si assicurano che tu stia postando nei momenti migliori.
Esistono molti tool che consentono di pianificare contenuti e promozione sociale in un unico posto. Non passare più da una scheda all’altra e agli strumenti per mappare il tuo programma di pubblicazione, è così comodo avere tutto sotto controllo.
Se proprio non vuoi usare i tool a pagamento o gratuiti disponibili puoi sempre usare Google Sheets ed Excel.
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