Copywriter
Copywriter: il processo di creazione di Contenuti
È affascinante come i content creator e i copywriter riescano sempre a trovare contenuti ed ognuno di loro ha un suo metodo originale.
Certo, la struttura base credo sia simile per tutti o quasi.
Ora ti espongo il metodo personale che utilizzo, sperando che possa esserti di aiuto/ ispirazione.
Ricerca di mercato ed analisi competitor
Per prima cosa eseguo un’analisi SWOT sia del mio brand/prodotto o servizio e successivamente lo faccio anche per i miei 2 principali competitor del settore.
Questo non lo faccio una volta sola, ma più volte nell’arco di un anno.
Ricerca Keywords
Tramite i principali Tool (ognuno ha i suoi preferiti) ricerco le keyword e gli argomenti da trattare. Con Google Trend scopro anche quando è il migliore momento in termini di mese per pubblicare il mio contenuto.
Ora parlo di strumenti gratuiti, ma ripeto che ne esistono moltissimi altri.
Affiancato a tutto questo cerco anche argomenti nuovi e sto molto attento ad ascoltare le esigenze sia dei miei allievi dei corsi, sia dei gruppi e community che seguo.
Oltre a ciò che può tornare utile, lascio sempre un piccolo spazio vuoto per aggiungere dei post che sono un po’ più di ispirazione e legati anche ai trend del momento, quelli che nascono all’improvviso e non si possono pianificare e/o prevedere.
Ispirazione
A parte a sbirciare la “concorrenza” in modo leale, senza copiare, sui vari Social e Blog, vado molto su Pinterest e Youtube. In questi ultimi Social trovo veramente molta ispirazione. In alcuni casi, leggendo dei libri, mi vengono in mente degli argomenti correlati e quindi, insieme ai consigli di lettura.
Analisi
In primis creo uno schema sul mio taccuino. Sarò antico, ma scrivere ed appuntare su un quaderno/diario mi permette di riorganizzare le idee prima di farlo in modo digitale.
Successivamente creo una tabella molto semplice su Notion che è un ottimo software che uso per tenere tutto organizzato. In questo modo riassumo i dati che riesco a trarre dall’analisi prodotto e dall’analisi dell’audience. Se non volete usare Notion, potete usare anche Google o Excel.
USP prodotto
Ora che ho uno schema vado alla ricerca le USP del prodotto. Unique Selling Proposition è il fattore di considerazione di un prodotto che è in grado di differenziarlo dal mercato in modo da essere unico. Infatti, tradotto letteralmente significa “proposta unica di vendita”.
Cerco di comprenderlo nel modo più profondo possibile.
Per esempio, al momento sto lavorando ad alcuni copy per dei gioielli e sto studiando i simboli che ci sono sopra e i materiali in cui sono fatti per poi creare dei contenuti in grado di presentare nella fase di awareness il prodotto ai potenziali clienti.
Una volta individuato il prodotto e come pubblicizzarlo in fase di awareness, posso ora andare a studiare il pubblico nello specifico.
Se non possiedo dei dati utili perché si tratta di una startup vado ad analizzare i clienti dei competitor e mi creo delle varie tipologie di buyer personas.
Tone of voice
Il primo elemento che cerco di individuare è il livello di esperienza dei miei potenziali follower e clienti futuri per riuscire a capire in che modo posso comunicare al meglio con loro, senza farmi stancare. Anche le piattaforme che scelgo sono in grado di aiutarmi a comprendere il giusto tone of voice da utilizzare. Questo punto è molto importante e mi permette di determinare il linguaggio da usare che può essere: basico, tecnico ed esperto, confidenziale e non confidenziale. Tutti i migliori copywriter possiedono la capacità di utilizzare un lessico più affine possibile alla nostra audience.
Scrivere senza analisi: la ricetta perfetta per un disastro
Ho visto molti errori in persone che si improvvisano marketers: ad esempio, se vendo prodotti di cereali biologici è raro che li possa proporre a Capodanno in un post creato in un modo convenzionale, a meno che non lo faccia vedere a persone veramente in target. Se il post è rivolto ad un gruppo di persone attente alla salute, al fitness e che mangiano Bio posso anche avere dei risultati di interesse e conversione, ma se lo pubblico nella pagina principale in fase di awareness, è probabile che il mio post venga completamente ignorato.
Prima si deve studiare molto bene il pubblico per poterlo raggiungere. Non si può pretendere che un contenuto possa essere considerato interessante anche al di fuori del proprio target audience.
Dettagli demografici
Dopo aver compreso bene che tone of voice utilizzare e a chi mi sto rivolgendo, analizzo i dati demografici demografia. Purtroppo, su Facebook non sono pià così precisi e nemmeno su Google. Quindi, in base ai dati che ho a disposizione e senza inventarmeli troppo, analizzo quello che che ritengo più importante: età, genere, ruolo sociale e luogo.
Big Idea
“Non si ha alcuna possibilità di produrre pubblicità di successo se non si comincia a fare i compiti.”
David Ogilvy
Se hai letto qualcosa di David Ogilvy sarai a conoscenza del termine Big Idea.
Semplicemente indica un’idea unica con cui comunicare il messaggio alla tua audience.
“Per prima cosa, studia il prodotto che stai per pubblicizzare. Più ne saprai, più è probabile che ti venga in mente una grande idea per venderlo.”
David Ogilvy
Studiare il prodotto ti permette di conoscerlo meglio e di sviluppare una potente grande idea che riuscirà a creare una percezione positiva del tuo prodotto e attirare così prospect (prospect= un cliente veramente interessato).
Nuovo è bello
Cerco di individuare dei pattern nuovi che non ho mai usato e soprattutto dei colori pertinenti al prodotto/servizio. Il gusto personale quando si crea contenuti, lo si deve lasciare da parte. Va bene essere riconoscibili come content creator se si è già famosi ed è giusto avere un proprio stile, ma non bisogna assolutamente creare dei pattern e dei layout simili tra varie aziende.
Ispirazioni esterne
Proprio per questo cerco sempre di leggere libri anche esterni al mondo del marketing e del copywriting, oppure mi lascio ispirare da mondi completamente differenti dal settore in cui devo operare: per riuscire a portare qualcosa di nuovo, fresco, mai visto.
Quindi il font, i colori e i template devono essere differenti, riconoscibili e coerenti con ciò che si va a promuovere.
Se non sei un grafico puoi utilizzare anche quelli già fatti, ma c’è il rischio che l’identità del brand venga compromessa, perché in molti usano tool come Canva. Quindi è bene valutare bene l’uso dei template e magari cercare di personalizzarli il più possibile.
Per quanto riguarda il tuo blog e i tuoi articoli, ti consiglio di scegliere 2 o tre modelli al massimo da alternare per non annoiare. Vedo che in molti ne utilizzano solo uno prestabilito.
Per prendere ispirazione leggo i miei appunti sul taccuino, dove ho preso ispirazione e il meglio da qui e là. A volte salvo anche degli screenshot sul cellulare, finchè la memoria del mio dispositivo me lo permette. A volte esagero con gli screen, lo ammetto.
Struttura e struttura
Ora che ho stabilito ed ordinato le mie idee in testa di come voglio strutturare il piano, inizio a scrivere i contenuti, una sorta di scaletta.
Prima stabilisco una piccola struttura composta dai titoli di iniziare in ordine ed evitare di scrivere a pezzi per poi assemblare, creando così una confusione tale da rallentare tutto il processo. Stabilire la gerarchia degli argomenti ti permetterà di essere molto più fluido con il tuo discorso e non correrai il rischio di andare fuori tema.
Gancio e CTA
Una particolare importanza va al tanto nominato hook (gancio)del titolo e alla CTA.
Sono punti molto delicati dove bisogna cercare di creare empatia piuttosto che ordini!
Sempre meglio scrivere: “Non perderti le ultime novità!” piuttosto che: ”Leggi l’articolo!”
Revisione finale e tagli
Mi hanno insegnato di andare a farmi un giro e allontanarmi dalla scivania/ postazione pc e poi rileggere il tutto. Per controllare e trovare gli errori di ortografia è bene usare la correzione automatica, un altro trucco è quello di rileggere al contrario, se non hai la possibilità di avere il correttore. Tuttavia, credo che tutti i programmi o quasi ne abbiano uno! Bene, non cadere nell’errore di non utilizzarlo.
Se ci sono parti troppo lunghe accorciale e se le frasi sono troppo complesse semplificale. Per non parlare delle ripetizioni, non vorrai sembrare noioso. Taglia senza pietà i pezzi inutili, la gente non ha tempo da perdere, arriva dritto al punto.
Sii fluido e scorrevole
Più il testo è fluido e scorrevole e più è probabile che gli utenti ritornino a trovarti.
È ancora meglio se lo fai leggere ad alta voce da una persona terza: questo ti permette di vedere come viene letto il copy da un possibile utente. Comprendo che non sempre si ha questa possibilità, allora cerca di essere critico e fai finta che questo testo l’abbia scritto qualcuno che non ti sta molto simpatico. In questo modo sarai abbastanza critico al punto giusto.
Intrattieni
Il tuo testo non dovrebbe far scappare le persone, ma dovrebbe essere in grado di intrattenere il lettore fino alla fine dell’articolo. Cerca di intrattenente ed essere persuasivo e soprattutto mantieni la “promessa commerciale”. Ho letto molti articoli che non c’entravano assolutamente con il titolo e altri che anziché risolvere un problema e trovare una soluzione, mi hanno fatto porre ancora più domande di prima.
Crea una sequenza logica: storytelling
Se mentre stai scrivendo il tuo articolo o copy ti vengono in mente altre domande, bene, allora segnale e crea dei contenuti. Non aspettare mesi, se puoi fallo la settimana stessa. Senza rendertene conto avrai seguito una logica e creato uno storytelling.