Clickbaiting: cos’è
Clickbait o clickbaiting, sono termini che si usa per definire una tecnica che letteralmente viene tradotta come “esca da clic”, nella lingua italiana è possibile definirla come una modo per acchiappare clic. Questo è un termine che generalmente indica un contenuto del mondo del Web il cui il primario obiettivo è quella di attirare il maggior numero possibile di utenti internet, per poter generare rendite pubblicitarie online a pagamento.
Principalmente la tecnica del clickbait utilizza dei titoli accattivanti e molte volte anche sensazionalistici volti a incitare l’utente a far clic. Con questo sistema si fa leva sulla curiosità e l’aspetto emozionale di chi accede al sito. Il suo scopo finale è quello di attirare e far condividere il più possibile l’articolo o contenuto, in modo da farlo diventare virale. Gli internauti che aprono questi link vengono incoraggiati a condividerne il contenuto per aumentarne la diffusione, tramite condivisione sui vari social network per poter così aumentare in maniera esponenziale i proventi pubblicitari.
Purtroppo è molto frequente da parte di molti siti fare informazione sensazionalistica e falsa. Alcuni fatti vengono raccontati in maniera sensazionalistica e strutturati in modo discutibile in modo da distorcere la realtà.
Debunking contro le fake news
Per fortuna, per riuscire a contrastare questo fenomeno vi sono siti di debunking vengono smentiti i contenuti di questi link che a volte diventano virali senza neppure essere stati letti, a volte delle vere e proprie fake news. I siti di debunking riescono ad evidenziare la mancanza di fonti informative affidabili e scorporano la notizia e i titoli fasulli, riportando alla ragione i lettori frettolosi. Può anche passare qualche giorno prima che si riesca a fermare la condivisione di questi contenuti.
Perché il clickbaiting è così utilizzato?
Sono molteplici le ragioni che spingono ad un uso poco corretto dei titoli o link clickbait sul web. Anche se proporre a chi legge qualcosa di unico emozionale e funzionale è l’unico modo per conquistarlo e farsi notare nella massa. Molti content creators riescono a catturare l’attenzione sulla qualità delle loro produzioni, mentre altri nella disperata ricerca di attenzione, condivisione applicano tecniche di scrittura non troppo etiche, nascondendo dietro a frasi clamorose contenuti inesistenti.
Una soglia di attenzione sempre più bassa
Una delle cause principali per il quale questa tecnica è molto diffusa è quella che la soglia di attenzione di chi naviga online è sempre più bassa e limitata.
Un eccessiva fonte di informazioni
Un altro fattore base è quello che gli internauti sono bombardati ogni giorno da una quantità di informazioni elevatissima. Per questo motivo sarebbe opportuno dedicare ad ogni contenuto una concentrazione rilevante, ma sappiamo bene che non è così. Gli internauti prestano per la maggior parte del tempo un’attenzione solamente superficiale, giocata a colpi di tattiche e strategie digitali per far cliccare sui propri contenuti non con lo scopo di informare in modo sincero.
Leggere il titolo senza leggere l’articolo
Nel mondo del Social Network la maggior parte degli utenti sceglie di condividere un contenuto dopo averne letto solamente il titolo, e non aver nemmeno aperto il link relativo. Sono davvero elevate le percentuali di chi segue questo schema comportamentale. Principalmente è per questo motivo che un contenuto dal titolo assolutamente sensazionalistico diventare virale. Purtroppo basterebbe leggere velocemente l’articolo per rendersi conto di quanto è “aria fritta” il contenuto proposto da tali titoli esagerati. A volte i contenuti non centrano nemmeno molto con la promessa commerciale dell’headline.
Pigrizia ed emotività
In questa pratica di condivisione senza un reale approfondimento giocano un ruolo rilevante due fattori:
- la pigrizia mentale
- l’emotività.
Gli utenti passano da un contenuto all’altro senza spendere tempo ed energie ad analizzarli con attenzione, ed una headline ben studiata può essere l’unico modo per portarli a compiere CTA in questa abbondante fruizione di contenuti.
Inoltre, i titoli clickbait sono spesse volte strutturati per generare forti emozioni legate alla curiosità.
I presunti contenuti emozionali sono in grado di suscitare sentimenti intensi come gioia, paura e stupore e riescono emergere rispetto agli altri perché sollecitano l’istinto primordiale dell’attenzione dei lettori.
Non più essere una strategia vincente se ad un titolo convincente non sono accompagnati contenuti di alto valore.
Quando invece la zona above the fold corrisponde ad un corpo di contenuti falso, a volte di vera e propria “aria fritta” e insignificante e vuoto, può essere considerato un abuso di clickbait.
Clickbaiting: svantaggi
A mettere un titolo efficace e sensazionalistico accompagnato da contenuto di scarso valore si va incontro ad una rischiosa e negativa perdita di autorevolezza della propria comunicazione. Ne consegue la perdita di fiducia da parte della propria audience, spesso difficilmente recuperabile. Il pubblico che si sente preso in giro è un pubblico perso. Nel momento in cui si effettua una promessa commerciale, si ha il dovere di mantenerla. Dal momento in cui l’audience target riceve la promessa, il gap temporale entro la quale il contenuto deve saperla soddisfare è brevissimo.
In rete titoli esca sono abbondanti, sono gli Headline che sembrano trappole pubblicitarie, sono tutti titoli che tentano di incuriosire l’utente per poi riempirlo di banner pubblicitari e scarso contenuto. Le tecniche di clickbaiting sanno essere in realtà anche molto più raffinate, ma l’audience in rete si sta stancando di tutto questo. Anche i più pigri, dopo aver condiviso più volte fake news, si sentono frustrati e iniziano a non avere molta fiducia nei siti che gli hanno fatto fare questa pessima figura con i propri amici parenti, follower.
Conoscere i propri utenti: utilizzare eticamente le leve di persuasione
Sapere cosa li colpisce e li motiva a compiere un’azione è la base di ogni strategia di digital marketing. Il sapere cioè con precisione su quali leve puntare per portare la propria audience alla conversione desiderata rientra tra i principali strumenti di un buon esperto di strategia digitale.
Una headline ottimizzata è in grado di coinvolgere, una grafica ben studiata ed un copy altrettanto meticolosamente ponderato potranno quindi essere alleati vincenti, ma al contempo devono essere etici e trasparenti. L’ottimizzazione SEO, la ricercata meticolosa dei titoli e delle descrizioni, così come l’utilizzo di keywords adeguate sia nei titoli che nel testo e la formulazione sapiente di agganci cliffhanger sono ottime strategie per aumentare il traffico in modo corretto se vengono accompagnati da contenuti veritieri ed onesti.
Essere in grado di dare realmente, e non solo la percezione iniziale, di aver speso bene il proprio tempo e di aver investito in un click che ha portato dei reali vantaggi è la miglior strategia di content marketing che esiste. Scrivere per gli utenti, oltre che per i crawler o per aumentare i clic si riconferma sempre e comunque una modalità vincente, per poter raggiungere i propri obiettivi.