Body shaming

Che cos’è il body shaming?

Quando il body talk diventa body shaming?
Il confine è abbastanza netto, ma difficile da afferrare, perché non ci viene insegnato. Facciamo due chiacchiere insieme per capire al meglio questo fenomeno diffuso sui commenti social.

Come immagine ho scelto delle persone in salute, ma con delle piccole differenze dagli standard proposti dalla moda e dalla società. Le lievi differenze dei nostri corpi sui social Media vengono prese di mira e capita di leggere nei commenti domande inopportune o battute sgradevoli.

Definizione di body shaming

Il body shaming è qualsiasi situazione in cui il nostro corpo viene valutato senza il nostro consenso. Riguarda non solo i commenti negativi, ma anche quelli apparentemente positivi, quando, ad esempio, sentiamo il complimento “sei dimagrito” e lottiamo con i disturbi alimentari. Una tale valutazione può persino causare una ricaduta!

Quindi possiamo diventare sensibili alle parole che usiamo nel contesto del corpo, percependole come esempi di body shaming?

Decisamente sì. Tuttavia, teniamo presente che il cambiamento non avverrà dall’oggi al domani.

Vale la pena ascoltarsi a vicenda, avere discussioni aperte e oneste. Tuttavia, affinché avvengano, dobbiamo prima essere in armonia con il nostro corpo e con quello degli altri.

Il primo elemento del processo di sensibilizzazione sarà pensare a cosa significa per noi il nostro corpo come lo trattiamo. Un altro punto fondamentale è comprendere, quando si parla con qualcuno e se ci piacerebbe essere trattati in quel modo.

Allora sarà più facile per noi condividere le nostre esperienze legate al nostro corpo e a quello degli altri.

Il body shaming è violenza. Non vergognarti di chiedere aiuto

Questo fenomeno dannoso come può combattuto su scala più ampia?

Normalizzare la diversità delle silhouette, anche sulla stampa.

Dovremmo abituarci al fatto che non esiste un unico schema e ricetta per la bellezza, e la naturalezza non ci rende peggiori di chiunque altro. Impariamo ad amare la casa in cui vive la nostra anima e, soprattutto, ricordiamoci che non dobbiamo capire le scelte dell’altro riguardo al suo aspetto: basta rispettarlo

E se fossimo noi stessi torturatori?

Come gestisci il body shaming del tuo critico interiore?

Questi tipi di pensieri possono apparire anche in una persona che lavora sodo con se stessa. Non vale la pena punirsi ulteriormente per loro, ma rendersi conto che è una conseguenza del sistema in cui operiamo.

Quindi ci sono situazioni in cui possiamo permetterci di descrivere e giudicare qualcuno sotto i commenti di un social? Lo faresti mai davanti a qualcuno, di persona e non dietro ad una tastiera o un cellulare?
Se qualcuno lo chiede esplicitamente, ad esempio, “Pensi che stia bene con questi pantaloni?” In modo educato potrai dare un opinione sull’outfit, ma non sulla persona. Nessun giudizio è troppo garbato.

Il consenso della persona descritta è fondamentale.

Un mondo di filtri e fotoritocchi

Improvvisamente si è scoperto che i nostri corpi non bastavano, non rientravano nello standard di attrattiva delle riviste patinate. Non ci rendiamo conto di quanto ne tragga vantaggio l’intera industria della bellezza.

La generazione dei nostri genitori è stata la prima ad affrontarla e non ha insegnato come trattare il proprio corpo. Hanno guardato gli annunci ritoccati, senza rendersi conto che non riflettevano la realtà. Oggi stiamo guardando immagini filtrate su Instagram, che hanno un effetto incredibilmente distruttivo sulla nostra percezione del nostro corpo. Iniziamo a prendere come nostre opinioni i genitori e gli amici o ciò che sentiamo al lavoro, in un luogo pubblico, ovunque.

Pensiamo male del nostro corpo perché abbiamo standard irraggiungibili

Se siamo consapevoli del body shaming ci puniamo o vergognano per questo, tenderemo a nasconderci.

Cerchiamo di comprendere che tutti miriamo alla perfezione, ma la perfezione non esiste.

Dopotutto, vale la pena concedersi spazio per i diversi pensieri ed emozioni che abbiamo in relazione al nostro corpo.

Non si può negare che non tutti sanno come stabilire dei limiti quando diventano vittime del body shaming.
Sì, richiede sicuramente alcune cose da sistemare nella tua testa. Ho imparato solo di recente che quando non mi sento a mio agio con qualcosa, dico “Non mi sento a mio agio”, piuttosto che fingere che non stia succedendo nulla.

I problemi di salute e corpo spesso emergono nel contesto del sovrappeso?

Ci sono numerosi studi che dimostrano che questa relazione non è affatto chiara. Una persona grassa non è necessariamente malata o più malata di una persona magra.

Lo stesso vale per le persone troppo magre.

E come allora parlare del sovrappeso o del sottopeso di una persona cara quando è giustificato?

Diciamo che qualcuno fa sport e ogni chilo in più significa per lui un risultato peggiore.
Il messaggio deve essere adattato alla relazione e derivare da ragioni mediche, non estetiche.

Non puoi costringere nessuno a fare qualcosa. Ricorda che le prestazioni sportive non sono importanti quanto la salute. Riguarda anche quella persona in particolare. Devi lasciare spazio a questa persona in modo che possa scegliere ciò che è più importante per lei.

Ascoltiamoci, confrontiamoci e rispettiamoci

Non chiudiamoci alle esperienze degli altri. Non dovremmo consigliare ciò che gli altri dovrebbero sentire o come comportarsi. Scambiamoci esperienze gentili e condivisioni sane e costruttive.

Ci sono anche sempre più luoghi in cui possiamo ottenere una dose piuttosto ampia di educazione e conoscenza del corpo, ulteriormente sviluppata da specialisti ed esperti

Vale la pena conoscere diverse prospettive sul corpo, perché ci farà smettere di essere guidati da stereotipi, pregiudizi o automatismi nella percezione degli altri. Questo è un passo importante sulla strada per far scomparire il body shaming.