Open Sea: furto di opere digitali
OpenSea è uno dei più conosciuti negozi di opere digitali in Nft. Purtroppo ha da poco confermato che decine di suoi utenti sono stati vittime di un furto di opere digitali dai loro account.
Furto di opere digitali: 253 file sottratti
In un primo momento, si era parlato di un furto ancora maggiore, che vedeva coinvolti ben 30 portafogli rubati. Successivamente, l’amministratore delegato Devin Finzer, ha poi rettificato il numero. Si sostiene che siano almeno 17 i compratori della piattaforma a cui i criminali informatici hanno sottratto 253 file. questi ultimi sono stati acquistati per 600 Ethereum, la criptovaluta che vale circa 1,6 milioni di dollari.
Gli utenti OpenSea vittime di Phishing
Nonostante OpenSea abbia delle difese tecnologicamente avanzate è accaduto il furto lo stesso. In questa piattaforma tutti acquistare e vendere i propri lavori in Nft, i non fungible token che certificano la validità e il possesso di un file e questa volta gli hacker esperti hanno fatto leva sulla ben conosciuta tecnica del phishing per ingannare le loro vittime.
Che sistema hanno utilizzato gli hacker?
Come abbiamo già anticipato, gli hacker hanno usato una tecnica di phishing.
Avevano studiato attentamente OpenSea e, in questo modo sono venuti a conoscenza della necessità di effettuare un aggiornamento del protocollo di scambio della piattaforma. Gli aggressori hanno colto la palla al balzo ed inviato a centinaia di iscritti un’email in cui si invitava ad effettuare la procedura di upgrade del proprio profilo, cliccando su un link fake inserito nel testo.
É stato questo script a riuscire a mettere in moto un sistema automatizzato, che ha sottratto le opere digitali già rivendute dagli hacker.
