Facebook è in crisi?

Facebook è in crisi o è solo una piccola metamorfosi?

Si sta veramente avvicinando la fine del Social Network? Facebook è in crisi davvero? O forse è solo una metamorfosi momentanea, anche se i dati spaventano e fanno discutere tanto in questi giorni.

Facebook è in crisi?

Quali sono le principali preoccupazioni?

Si parla di un milione in meno di utenti attivi giornalieri in Canada e Stati Uniti, 250 miliardi bruciati in un solo giorno, utenti iPhone che non possono essere profilati ed i giovani che scappano sulle nuove piattaforme, lontano dai genitori.

Cosa succederà nel 2022 in merito al trattamento dei dati tra USA ed Europa? Ci sono molte incertezze su questo tema, infatti, il vecchio continente europeo non vuole di certo finire nelle grinfie dei server americani.

Cambiare nome per dimenticare il passato

Dopo 17 anni  Facebook ha cambiato il nome in Meta che è l’abbreviazione di Metaverso. Si crede che oltre a voler “ripulire l’immagine”, ciò stia ad indicare lo spostamento di focus verso un nuovo ambito operativo. Nonostante il recente restyling, nei giorni scorsi Mark Zuckerberg ha visto il titolo di Meta crollare alla Borsa di Wall Street. Cambiare nome può forse attenuare il ricordo Cambridge Analytica ai Facebook Papers. Può darsi che sia una trovata di marketing nel tentativo di far dimenticare qualche scandalo. Probabilmente è stato un modo per staccarsi da quegli avvenimenti e guardare così ad un futuro che poi così roseo non è, almeno, in questo momento.

Crolla il valore delle azioni

Il valore delle azioni della società è sceso in un solo giorno sono passati da 323 a 237 dollari, un calo del 26 %. Anche i dati riguardanti la parte finale del 2021 del quarto trimestre fiscale sono stati molto deludenti.Anche se sono aumentate le entrate complessive rispetto allo stesso trimestre del 2020, gli utili per azione della compagnia sono diminuiti in maniera drastica.

Si punta tutto sul Metaverso

Ci sono già le malelingue che parlano di un probabile declino di Facebook. Si sa, che quasi ogni prodotto ha una nascita, una crescita e una morte. Si ritiene che Zuckerberg punti tutto sul Metaverso che dovrebbe garantire  un ruolo primario nell’economia digitale del futuro. Ma se il Metaverso, al momento, può al massimo rappresentare solo un grande investimento per il futuro. Il presente di Facebook, ormai Meta, resta ancora un po’ incartato.

Il crollo in borsa

Il principale problema che ha determinato il tonfo in Borsa e il calo degli utenti attivi giornalieri su Facebook: nell’ultimo trimestre del 2021, la flessione è stata di ben 500mila utenti.

Un numero tutto sommato contenuto, ma che segna una chiara inversione di tendenza. La crescita esponenziale del Social Network sembra infatti essersi arrestata.

Aumento degli utenti e interazioni bassissime

L’aumento degli utenti ha da sempre fatto da combustibile all’espansione economica di Facebook, proprio a causa di un modello di business che prolifera sulle action compiute sulla piattaforma: like, commenti, condivisioni, salvataggi. Quanto più siamo attivi, tanto più aumenta il valore economico delle inserzioni pubblicitarie.

E sia la quantità che la densità delle connessioni sono aspetti fondamentali per mantenerci il più possibile coinvolti. Ora questo meccanismo sembra aver raggiunto un punto di saturazione e il mercato pare essersene accorto.

Utenti finti, bot e spam

Non hanno di certo aiutato le “agenzie”  e i bot che vendono followers quasi tutti finti e per questo non interagiscono e tantomeno usano il Social. Sarebbe divertente fare un reale censimento e vedere quanti profili fake esistono. Molto difficile è fare un refresh o un vero e proprio censimento. Comunque, a parte Instagram, che è molto attento alla sicurezza e basta segnalare una volta sola con tanto di verifica ed assistenza a breve termine, Facebook resta un po’ un far west. Tra troll, cat calling e anche contenuti inappropriati, spam, truffe e quant’altro, i profili il più delle volte fake continuano ad esistere imperterriti. Al massimo si può bloccare gli utenti che infastidiscono, e dopo qualche mese la risposta dell’assistenza arriva.

I dati parlano chiaro, da ottobre 2021 ci sono utenti attivi in calo, una tendenza che sta sempre aumentando di più. Si migra in Social più nuovi e spensierati.

Facebook è da boomer

Facebook, è considerato da boomer dalla generazione Z. Attrae veramente pochissimi utenti più giovani, e fatica a reggere la concorrenza di TikTok. Il tentativo di copiare alcune funzioni del social cinese esempio attraverso i Reels di Instagram non sembra è stata una mossa in grado di far  arrestare il trend generale. 

Apple e la privacy

Come se non bastasse, le novità introdotte da Apple sul tracciamento degli utenti hanno contribuito alla perdita di denaro. I dati sono ormai il nuovo petrolio e valgono tantissimo. Da quando Apple ha introdotto il sistema  ATT (App Tracking Transparency), che permette agli utenti di decidere se farsi tracciare e ricevere o meno pubblicità in target, è stata evidente la scelta presa dalla maggioranza. Le sue conseguenze, nel momento in cui molti utenti decidono di non farsi tracciare, sono una diminuzione di richiesta di pubblicità. 

La pubblicità mirata rappresenta una delle principali caratteristiche del modello di business di Facebook:  il valore delle singole inserzioni pubblicitarie sulla piattaforma è calato drasticamente, perché è diminuita la possibilità per le aziende di rivolgersi ai clienti già interessati ai loro prodotti o targetizzati in modo accurato.

Il monopolio dei Social

Dapprima è stato risolto un problema acquistando i competitor. La minaccia era rappresentata dai concorrenti di Facebook  Instagram e WhatsApp.

Ora qualcosa è ormai cambiato anche nella regolamentazione del mercato digitale. L’Unione Europea ha appena varato due importanti leggi :

  • il Digital Services Act
  •  il Digital Makets Act

Queste leggi mirano ad evitare la formazione di posizioni monopolistiche.

La FTC, ha aperto diverse indagini nei confronti di Meta: una riguarda l’acquisto dell’app di fitness per la realtà virtuale Supernatural.

Comprarsi tutte le compagnie più innovative nel settore, in questo caso con riferimento al Metaverso e alla realtà virtuale non sarà semplice come in passato.

Allarmismo ingiustificato?

In questo momento pare esserci una piccola crisi, tuttavia, un’alternativa valida a Facebook non c’è ancora. Nessun altro Social  è in grado di profilare gli utenti, creare eventi, pagine, gruppi, Marketplace, chat, etc.

Facebook ha un attimo di esitazione, tuttavia, la piattaforma fa guadagnare moltissimi soldi ed è in continua evoluzione. I ricavi si stanno assestando anche con lo stupore degli analisti, che avevano previsto cifre inferiori.

b.pramaggiore

Docente e informatico da oltre vent'anni: Excel, Social Media Marketing. Specializzato in crescita organica gestisco i social e posso esserti di supporto con consulenze mirate allo sviluppo e crescita della tua azienda. Eseguo riparazioni PC, Mac e installazioni periferiche, offro assistenza da remoto e a domicilio. Creo siti Web e gestisco blog, amo la tecnologia, la natura e sono molto curioso.

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